Come relatrice, ho avuto l'opportunità di vivere un’esperienza straordinaria durante questo incontro formativo, pensato per adolescenti tra i 14 e i 16 anni. Un viaggio intenso, ricco di scambi e crescita, che ha coinvolto giovani atleti con l’obiettivo di fornire loro strumenti pratici e consapevolezza per affrontare ansia, stress ed emozioni, sia nello sport che nella vita quotidiana.
Perché parlare di ansia e stress con i giovani?
Perché sono temi che fanno parte della loro realtà e che, se affrontati nel modo giusto, possono trasformarsi in occasioni di crescita. Aiutare i ragazzi a riconoscere e gestire queste emozioni significa costruire una base per una maggiore consapevolezza e resilienza, utile non solo nello sport ma nella vita.
Cosa mi ha colpito di più?
Sicuramente loro, i ragazzi. Il loro entusiasmo, la profondità delle loro riflessioni e la voglia di mettersi in gioco mi hanno insegnato una lezione importante: ascoltarli davvero, dare spazio alle loro voci, ai loro pensieri e al loro desiderio di crescere.
Durante l'incontro abbiamo lavorato su temi fondamentali come la gestione dello stress e dell’ansia da prestazione e la costruzione di una motivazione intrinseca e di una solida autostima.
Grazie ad attività pratiche, esercizi di gruppo è stato possibile creare un momento di confronto autentico e costruttivo.
Non solo atleti, ma persone più consapevoli.
L’incontro è stato promosso da Anteo Impresa Sociale all'interno del progetto Want To Bi finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Un progetto che guarda al futuro, mettendo al centro i giovani e il loro potenziale.